ALESSANDRO REGIS… IMPECCABILE CON LO SMOKING.
A cura di Ilaria Solazzo.
Regis è la figura eclettica del “nuovo rinascimento italiano”… uno degli artisti che ha suscitato più attenzione, negli ultimi anni, da parte dei mass media nazionali. Sempre elegante e garbato, ha alle spalle anche il titolo di “Re del tatuaggio”.
INTERVISTA
ILARIA – Ciao Alessandro, tu sei un artista poliedrico, fortemente legato alla cultura identitaria, è un piacere averti nostro ospite, come stai?
ALESSANDRO – Moralmente destabilizzato. Come tutti voi, anche io, ho sentito al telegiornale dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. È stata ed è, tuttora, una brutta notizia, infatti all’inizio non mi sembrava vero, sinceramente pensavo che parlassero di un fatto passato, ma, purtroppo non è stato cosi. La mia mente nell’ascoltare quelle notizie è tornata indietro coi tempi: sembrava di ritrovarsi a leggere una pagina di storia. Giorno dopo giorno, ho preso consapevolezza di quello che sta accadendo nel mondo… le immagini trasmesse in televisione inerenti le mille case distrutte, le strade piene di macerie, le centinaia di persone che fuggono per andare a rifugiarsi nei paesi vicini, mettono davvero paura. I volti dei bambini sconvolti ed impauriti mi mettono tanta tristezza, sono papà e questo credo riassuma molto. Spero che le parole del Santo Padre possano far riflettere tutti. Il pianeta terra ha bisogno di amore e pace.
ILARIA – Tra pochi giorni sarà la festa del papà, come ti appresti a viverla?
ALESANDRO – Magnificamente. Sono padre, amo mio figlio e la mia famiglia. Essere genitori può essere difficile, ma i suoi vantaggi sono profondi.
ILARIA – Cosa significa, per te, essere papà?
ALESSANDRO – Ti rispondo con l’ironia che sempre mi contraddistingue, ok? Essere un papà significa tante cose. Dover giocare a palla in salone proprio nel momento in cui avevi deciso di metterti comodo sul divano a vederti un film; essere un papà significa fare il contorsionista per riuscire a vedere la partita perché proprio in quel momento tuo figlio ha deciso di colorare sul tavolino posto davanti alla TV; essere un papà significa mangiare qualcosa di nascosto perché tuo figlio, anche se mangi un peperoncino calabrese piccantissimo ti dirà “Papà voglio assaggiarlo anche io!”; essere un papà significa riuscire a battere il proprio record personale di apnea per cambiare un pannolino. Essere un papà significa sentirlo urlare ed essere additato come cattivo solo perché non gli permetti di arrampicarsi sulla libreria di famiglia… Essere un papà è la gioia più grande, il regalo immenso che la vita ti fa. Avere un figlio è poter dire HO FATTO GOAL.
ILARIA – Tra i regali più originali per la festa del papà vi è quello di donare un tatuaggio…
ALESSANDRO – Regalare un tatuaggio è l’idea giusta per sorprendere il proprio papà. Io sono sempre pronto ad accontentare tutti i clienti. Molti, in Italia, mi definiscono “Il Re del tatuaggio”.
ILARIA – Da cosa trai ispirazione?
ALESSANDRO – Personalmente traggo ispirazione da qualunque tipo di soggetto esistente. Ad oggi, penso che il tatuaggio e quello che ne consegue, si sia evoluto tantissimo, al punto da dove per forza rompere gli schemi classici. Nel 2022 l’ispirazione la si trae da qualunque cosa… Da una scarpa ad una sedia. Qualunque soggetto può essere parte di un tatuaggio con un significato importante ed una forza di immagine prorompente.
ILARIA – Quali progetti prevedi nel tuo futuro di tatuatore?
ALESSANDRO – Riguardo i progetti futuri cerco di essere abbastanza umile. Nel senso che non programmo mai grandi cose. Lascio che il tempo e la voglia che ho di disegnare, di esprimere e di lasciare che quello che penso ed i sentimenti che ho dentro nei disegni faccia da sé. Sono molto un tipo alla “chi vivrà, vedrà”. Però, sicuramente, ho il desiderio di viaggiare, per poter conoscere città nuove, conoscere altri tatuatori, altri studi e altre mentalità. Proprio perché è un mondo così colorato che non c’è mai una fine. Non ci sono limiti. Si possono scoprire, imparare ed innamorarsi di altri stili e continuare a tatuare per tutta la vita.
ILARIA – Cosa bolle in pentola?
ALESSANDRO – In programma vi è un’altra canzone che sto preparando insieme ai ragazzi della “Gdreamsstudio”, il cui titolo molto probabilmente sarà “Vojo un loop”. E poi sto scrivendo un mio libro, che spero di poter pubblicare, a breve, dal titolo “A tutto Regis”.
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2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente da Alessandro Regis in esclusiva alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).