INTERVISTA A MICHELE BRUCCHERI
A cura di Ilaria Solazzo
Michele Bruccheri, giornalista iscritto all’Albo professionale dell’Ordine di Sicilia, da quattro lustri guida il periodico d’informazione “La Voce del Nisseno”. L’ha fondato e lo dirige con autorevolezza, prestigio, professionalità e credibilità.
ILARIA – Ciao Michele e benvenuto su “News Magazine Italia”. Da 25 anni sei iscritto all’Albo dei Giornalisti. In questi lunghi anni di onorata carriera quale episodio ha catturato la tua attenzione?
MICHELE – In effetti, il prossimo 3 giugno saranno ben 25 anni d’iscrizione all’Albo professionale. Una tappa importante le nozze d’argento! Sono stati e sono anni intensi. Avrei una miriade di episodi da raccontare. Mi soffermo su due incontri. Il primo risale all’estate del 1994. Intervistai un grande big della musica italiana: Pierangelo Bertoli. Mi colpì la sua straordinaria dolcezza e la sua singolare sensibilità. L’altro episodio risale invece a pochi anni addietro. Nel 2017 venne conferita la cittadinanza onoraria, a Mazzarino, nel Nisseno, al Principe Alberto II di Monaco. Fui l’unico giornalista a pranzare con lui, assieme a diplomatici e autorità varie come prefetto, questore, ufficiali delle forze dell’ordine… Una bella soddisfazione!
ILARIA – Quando hai scelto di intraprendere l’attività giornalistica, quali emozioni ti guidavano?
MICHELE – Più che emozioni, mi guidava la sete di sapere per raccontare il territorio e non solo. Siamo sempre alla ricerca della verità. Non sempre è a portata di mano. Tuttavia, il mio impegno è sempre stato forte e costante. Nel mio piccolo ho cercato di far crescere la mia amata terra, la Sicilia, narrando inevitabilmente le varie distorsioni ma soprattutto le numerose bellezze.
ILARIA – Delle tante interviste da te fatte in 25 anni, ci sveli le tre che porti nel cuore?
MICHELE – È oltremodo difficile, cara Ilaria! Ho fatto qualche migliaio di interviste!!! Vado a memoria… Ti cito Ron, il cantautore, tra i miei preferiti che ho intervistato ben quattro volte. E poi Pippo Baudo. Ed infine, diverse Miss Italia: Denny Mendez, Tania Zamparo, Roberta Capua… Mi fermo. L’elenco sarebbe lungo! Ogni incontro, un perla di sapienza e di ricche emozioni.
ILARIA – Sei giornalista e speaker radiofonico… e non solo! Quale “veste” senti più tua?
MICHELE – Nasco speaker radiofonico. Trasmissioni sempre all’insegna dell’intrattenimento, con taglio giornalistico. Rubriche per stimolare la conoscenza e la riflessione. In un primo segmento, vi ho lavorato per ben diciassette anni. Dopo un lungo periodo di inattività radiofonica, da qualche mese sono tornato davanti ai microfoni di una nuova emittente radiofonica: New Radio Station. È nata a fine dicembre. Ma sono fondamentalmente un giornalista. Ho fatto non solo radio, ma anche tv. La mia vera “veste”, però, è essere giornalista, ossia lo storico dell’istante.
ILARIA – Questo 2022 segna due tappe importanti per te. Oltre i 25 anni di iscrizione all’albo professionale, anche i venti anni dalla nascita de “La Voce del Nisseno”. Raccontaci…
MICHELE – Questo 2022 è importante per le ragioni che segnali, appunto. Un quarto di secolo d’iscrizione all’albo professionale della Sicilia, ma non sono così vecchio…: ho appena 54 anni! E quest’anno è il ventennale del giornale che ho fondato e che dirigo: “La Voce del Nisseno”. Un periodico d’informazione che si occupa del territorio, ma che dà volentieri uno sguardo oltre l’orizzonte! Abbiamo anche un sito web, ricco di contenuti. Chi è curioso di saperne di più, lo visiti.
ILARIA – “La Voce del Nisseno” ha avuto un buon riscontro, con recensioni positive ed apprezzamenti… ma non sono mancati anche i “nemici”. Ti andrebbe di toglierti un sassolino dalla scarpa?
MICHELE – Qualche detrattore c’è sempre, a torto o a ragione (più a torto che a ragione!). Ma se dovessi tirare qualche sassolino, avrei bisogno di una montagna! Scherzo! Tuttavia, a chi non credeva nel progetto de “La Voce del Nisseno”, la risposta è: quest’anno si festeggiano i venti anni del giornale!
ILARIA – Quale l’intervista che porti nel cuore e perché? Ti piacerebbe, in futuro, scrivere dei libri?
MICHELE – In realtà, non ho mai scritto libri. Sebbene abbia tanto materiale per pubblicarne un bel po’! Ho scritto soltanto diverse prefazioni per libri di amici. Ho pubblicato alcune piccole monografie. Ben dodici. Le porto tutte nel cuore e nella mente. Sono scolpite a vita, perché ciascuna rappresenta un periodo e un aspetto – importanti – del mio percorso umano e professionale.
ILARIA – Il 2020 ha segnato per l’umanità l’inizio della pandemia che ancora oggi ha modificato la nostra quotidianità. Il virus quanto e come ha modificato il tuo modo di essere nelle tue varie sfere?
MICHELE – Indubbiamente ha cambiato tutto e tutti. È stato ed è un periodo difficile per svariate ragioni. Inutile elencarle. In questi due anni di grave emergenza sanitaria legata al cosiddetto Coronavirus ho cercato, però, di raccontare non solo oggettivamente la situazione epidemiologica, ma ho dato “voce” ai vari operatori che hanno fronteggiato, per noi, il frangente. Anche noi giornalisti siamo stati in prima linea nel raccontare la pandemia. Ho realizzato articoli e interviste per illustrare meglio il lavoro di tante persone che hanno combattuto, con noi e per noi, questa subdola guerra contro il virus. Ho dato “voce” ai veri protagonisti: medici, infermieri, amministratori pubblici, forze dell’ordine…
ILARIA – Sogni nel cassetto?
MICHELE – Tra i sogni, sicuramente quello di pubblicare qualche libro. Se Dio vorrà e penso che vorrà, prima o poi!
ILARIA – Progetti futuri?
MICHELE – Sto lavorando alacremente all’evento per il ventennale del mio giornale. Ancora qualche settimana e, virus e guerra permettendo, speriamo di realizzare quest’altro sogno. Magari una grande festa al teatro comunale della mia città, Serradifalco, con vari momenti, con torta e brindisi finale!
ILARIA – Con quale aforisma ci vogliamo salutare?
MICHELE – Con una bella frase di Nelson Mandela che amo: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”. L’ha scritta, probabilmente, per me.
ILARIA – Un saluto ai nostri lettori…
MICHELE – In primis, grazie a te… Ilaria. Per questa bella chiacchierata. Di solito, sono io che intervisto. Di rado, mi faccio intervistare. Un saluto che è un messaggio: “Non smettere mai di cercare ciò che ami, finiresti di amare ciò che trovi”.
2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente da MICHELE BRUCCHERI in esclusiva alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).