VI PRESENTO IL LIBRO “SONO NATA FIGLIA UNICA!” DI LUISA STAFFIERI.
A cura di Ilaria Solazzo.
Leggere è un’attività bellissima ed importante: arricchisce il linguaggio, sviluppa l’empatia e la fantasia, permette ai bambini di sentirsi meno soli. Leggere, però, per diventare un’abitudine di cui non si può fare a meno, deve essere anche un’attività divertente! I libri per i bambini sono delle perle anche i per i più grandi. Luisa Staffieri è una garanzia, lo si sa, quasi tutti i suoi libri sono perle rare ed in particolare quelli per i più piccoli raccontano alla perfezione la dolcezza e l’amore. Le parole sono perle chiuse in cuori di conchiglie.
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Dettagli
Titolo: “Sono nata figlia unica!”.
Autrice: Luisa Staffieri.
Editrice: Donatella Caione.
Illustrazioni di: Tiziana Rinaldi.
Numero di pagine: 68.
Casa editrice: Mammeonline.
Collana: “Il filo invisibile”.
Anno edizione: 2005.
Copertina: a colori.
Tipo: brossura.
EAN: 9788889684023.
Prezzo: 8 euro.
Età di lettura: 6-10 anni.
Descrizione, (in breve), del libro.
Quando mamma e papà decidono di dare un fratello al primo figlio non si può non tenere conto di ciò che penserà il primogenito, quello che è nato figlio unico! Di come vivrà l’arrivo del fratellino e la sua vita e le sue certezze verranno scombussolate. Per averne un’idea leggiamo insieme cosa ne pensa Bea, figlia unica per quasi undici anni, che all’improvviso si sente annunciare che presto avrà un fratello non richiesto. Il libro è il racconto di tutto il periodo precedente e successivo alla nascita del fratellino, visto con lo sguardo ironico e impietoso di Bea, che fatica persino a riconoscere i suoi genitori, in questi due adulti che si comportano in modo strano e sicuramente diverso da quello al quale lei è abituata.
Il libro parla della nascita di un bambino, l’arrivo di un fratellino, dal punto di vista di una bambina. Tanto umorismo, ma anche (e soprattutto) esplorazione di relazioni interpersonali e sentimenti profondi con un linguaggio semplice, arguto e divertente. Complimenti all’autrice che con leggerezza ed un pizzico d’ironia, ( che certo non guasta), ha saputo descrivere il groviglio di sentimenti che si scatenano nel cuore di un figlio all’arrivo di un altro figlio: l’intruso. Ancora non sa il primogenito che l’amore della sua mamma non è suscettibile di diminuzioni.
Curiosità…
Luisa Staffieri – Quando sono nata mia madre aveva preparato tutto il necessario perché la mammana potesse vestirmi ma la poveretta si ritrovò tra le mani una neonata troppo grande per dei vestiti così piccoli. Sono cresciuta così, senza la leggiadria di una bambina, ma la mia abbondanza e ciò che per essa ho dovuto subire, hanno sviluppato in me una qualità imprescindibile: un fortissimo senso dell’ironia e dell’autoironia che mi hanno permesso di muovermi, dentro i disagi che leggo negli altri, con una leggerezza che forse non avrei avuto se avessi indossato una taglia 42.
Quella stessa ironia mi consente di percorrere sentieri sbrecciati e tortuosi e arrivare fino in fondo pur di prendere per mano un bambino o una bambina.
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Tiziana Rinaldi Art – Pittrice, illustratrice, autrice
Sito web ufficiale della casa editrice
Casa Editrice Mammeonline diventa Matilda editrice | Un altro genere di libri per bambine e bambini
Quattro domande all’autrice del libro…
ILARIA – Quando è sbocciata in te l’idea di scrivere “Sono nata figlia unica!”?
LUISA – Quando sono diventata mamma, la mia primogenita è stata figlia unica per sei anni, poi, suo malgrado, è diventata sorella maggiore. Da genitori spesso non ci si rende conto di come vengono valutati i nostri atti visti dagli occhi di una bambina. Anche l’allattamento, il cambio dei pannolini che sono gesti “normali”, la sorella maggiore li registra come una sottrazione di attenzione nei suoi confronti. Perciò tutto è cominciato il giorno in cui mia figlia mi disse “Tu non hai capito, io sono nata figlia unica!”.
ILARIA – Il tuo libro in due aggettivi?…
LUISA – Ironico e divertente.
ILARIA – Quanto c’è di te in Bea la protagonista del tuo libro?
LUISA – Non c’è niente di me in Bea, forse solo il non accettare passivamente gli eventi.
ILARIA – Che messaggio ti sei prefissa di inviare tramite Bea?
LUISA – Quando scrivo una storia, non lo faccio mai con l’intento di mandare un qualsivoglia messaggio. Scrivo quello che ho dentro di me in quel momento, poi le storie si evolvono nell’immaginario di ciascun lettore.
Bea ha 10 anni, è sveglia, simpatica ed ironica. Vive con sua mamma Lucilla e suo papà Franco dai quali, un inaspettato giorno, riceve un’inattesa notizia. I genitori le comunicano che diventerà sorella maggiore. Per Bea l’arrivo del fratellino è una doccia fredda. Bea invade Franco e Lucilla di domande, tra cui: “Un fratellino? E chi lo voleva? A che cosa dovrebbe servirmi?”. Bea è arrabbiata e, allo stesso tempo, disorientata dal comportamento dei suoi genitori che parlano e vivono come non hanno mai fatto prima. A Bea sembrano tutti impazziti. Non le resta che confidarsi con la nonna Giulia che la ama e la capisce e non dimentica di ricordarle che lei, anche con un fratello, resterà sempre unica. All’arrivo del bambino la situazione in famiglia precipita: Bea lo guarda solo di sfuggita e quasi inorridita: per lei è un alieno. Eppure, questo piccolo E.T. alla fine riuscirà a far breccia nel suo cuore.
“Sono nata figlia unica!“
“Sono nata figlia unica!” è il libro perfetto da leggere insieme ad una bambina che sta per diventare sorella maggiore e non sa bene che cosa la aspetta né come affrontare l’evento. La storia può essere il pretesto per approfondire il discorso, per chiarire alcuni aspetti legati all’attesa e all’arrivo, per scoprire che il disorientamento e persino un iniziale rifiuto possono essere normali e superabili.
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